TU,
se parlassi a te stesso,
ti crederesti?

Il Tempio della dizione

Dove la tua voce si trasforma in verità

La domanda fondamentale

Se stai leggendo questo testo, probabilmente anche tu ti sei posto diverse domande, tra cui quella fondamentale: «Se parlassi a me stesso con il mio modo di esporre, mi crederei?»

Rispondere in modo sincero a questa domanda può essere un bel colpo per molte persone. 

Se tu lo hai fatto, la buona notizia è che sei sulla strada giusta, quella che ti porterà ad una conoscenza di te stesso che mai avresti creduto possibile, compresi diversi “benefici collaterali”.

Seguimi, cominciamo il nostro viaggio. Rispondi a queste domande:

  1. 1
    Quali sono i limiti imposti dal tuo modo di essere?
  2. 2
    Qual è il retro-pensiero che agisce ogni qual volta apri bocca e che ti impedisce di risultare efficace come vorresti o come immagini nella tua testa?
  3. 3
    Quali sono le peculiarità del tuo modo di parlare, determinate dal tuo luogo di nascita o dal nucleo familiare in cui sei cresciuto?

I limiti personali, i pensieri automatici che guidano la comunicazione, gli accenti e le peculiarità dei dialetti locali: sono questi i principali fattori che si frappongono tra ciò che sei oggi e ciò che potresti essere domani, dopo che avrai modellato te stesso agendo su di essi in modo mirato.

In definitiva, modellare questi fattori è quello che faccio con i miei allievi nel Tempio della Dizione.

La voglia di evolvere

La vita è fatta di relazioni: relazioni d’amicizia, di amore, relazioni tra colleghi e compagni, tra collaboratori e diretti superiori. Senza dimenticare la relazione che instauri con te stesso.

Le relazioni si forgiano a partire dalla comunicazione: pertanto, il tuo successo nelle relazioni dipende strettamente dall’efficacia con cui riesci ad esprimerti, prima con te stesso e poi con gli altri.

Ed ecco che la voglia di evolvere, spesso, nasce proprio da questo: dal desiderio di divenire più efficace, di migliorare il tuo saper stare al mondo. Di trovare una identità ben precisa nella rete di relazioni: un’identità non più filtrata e distorta dai tuoi stessi limiti, dai tuoi stessi pensieri o dai fattori territoriali che ti caratterizzano, nel bene e nel male.

Tu sei quello

Facciamo ora un esperimento.

Immagina di osservarti mentre stai parlando con un’altra persona. Una persona dalla quale non ti sei mai sentito ascoltato né preso in considerazione, rispetto alla quale ti sei sempre sentito in difetto di qualcosa.

Nell’immagine che vedi, stai parlando e ti stai esprimendo in modo corretto, sei impeccabile.

I movimenti che fai con il corpo, con le braccia e con la testa, sembrano andare in un’unica direzione insieme alle parole che escono dalla tua bocca: il messaggio che lanci arriva diretto alla mente e al cuore del tuo interlocutore, che ti reputa credibile e vero; si fida di te. Per la prima volta, lo vedi prendere in seria considerazione quello che stai dicendo.

Nella scena che vedi, hai intrapreso una strada perché volevi fare qualcosa per te stesso e finalmente ci sei riuscito.

È una bella prospettiva quella che hai appena visto, ma c’è qualcosa di ancor più bello.

Tu sei quello, sei già quello e lo sei sempre stato

Il fatto è che tu stesso, le situazioni che hai vissuto e il caso, hanno fatto sì di innalzare dei piccoli ostacoli che hai il compito di superare per esprimere te stesso al massimo delle possibilità.

Il tuo percorso di miglioramento espressivo inizia oggi per non terminare mai più, e passa attraverso la scena che hai appena immaginato.

Se l’approccio ti sta entusiasmando, allora molto probabilmente siamo compatibili.

Tuttavia, ci sono ancora due cose che devi conoscere ed accettare prima che possiamo entrare in contatto: l’essenza del Tempio e il modo in cui si cresce all’interno del Tempio.

L’essenza del Tempio della Dizione

Un tempio è per definizione un luogo di culto.

A sua volta, il termine “culto” significa “cura”, “coltivazione”.

Nell’antica Grecia i richiedenti si recavano nei templi per essere iniziati alla conoscenza, percorso che avveniva per gradi e in modo pragmatico.

"Conosci te stesso e conoscerai l'universo e gli Dei"

Così, erano informati che l’illuminazione della coscienza avviene quando si è pronti sul piano interiore.

Ecco l’essenza del Tempio della Dizione: curare, coltivare il tuo essere a partire dal tuo modo di esprimerti.

L’essenza della Dizione nel Tempio

Ma dove sono le regole? Dove sono la “è” aperta e la “é” chiusa? Dove sono la “s” sorda e la “s” sonora? Dove sono gli accenti tonici e fonici?

Se quanto hai letto fin qui ti è sembrato distante da quello che credevi essere un corso di dizione, voglio sfatare un mito con te:

Nel Tempio della Dizione, la Dizione non s’impara solo con le regole - che costituiscono una piccola parte di tutto l’insegnamento.

Se sei in vena di studiare in questo senso, non sprecare i tuoi soldi. Esistono migliaia di risorse (anche gratis!) e libricini tascabili in cui sono riportate tutte le regole che ti servono per migliorare il tuo modo di parlare.

Ma provaci, a studiare e a mettere in pratica quelle regole.

Voglio sgravarti il compito con un’ulteriore verità: il semplice imparare a memoria le regole non sarà sufficiente, se prima non ti sarai aperto a te stesso nel profondo e non avrai imparato a prendere il controllo dei tuoi pensieri grazie all’accrescimento della consapevolezza.

La nostra mente utilizza dei programmi schematici, frutto delle abitudini quotidiane, imprigionati in retro-pensieri che difficilmente una persona può eludere autonomamente. Il modo più proficuo di approcciarsi ad una giusta comunicazione è essere affiancati da un professionista che padroneggi un metodo ben strutturato di insegnamento della materia.

È quello che ho fatto io, è quello che ha fatto la stragrande maggioranza degli insegnanti.

La differenza è che nei corsi del Tempio non fondo tutto l’insegnamento sulle regole come invece altri fanno (perché del resto è più semplice)ma mi assumo la responsabilità della crescita prima interiore e poi esteriore degli allievi che fanno la scelta di entrare.

I Gradi del Tempio

L’insegnamento nel Tempio è basato su un percorso specifico concepito in base alla personalità della persona che ho davanti.

Tutto il percorso è diviso in 3 Gradi:

  • il primo grado è necessario per ottenere le basi ed ha come risultato l’assimilazione delle regole della dizione, che sono condizione necessaria affinché tu possa proseguire: questo è l’unico grado che segue uno schema e delle regole ben definite e uguali per tutti, poiché offre le basi. Presto sarà disponibile ed acquistabile anche in formato video.
  • il secondo e il terzo grado sono avanzati, e il loro programma è definito (lo trovi in basso) ma potrebbe subire importanti variazioni in funzione del livello di preparazione, della personalità e del modo di esprimersi dell’allievo.

Mi adeguo di volta in volta all’allievo, perché sono convinto che il vero maestro debba mostrarti la tua grandezza, non la sua.

Per questo, l’approccio coinvolge diversi momenti di introspezione, di studio della musicalità della voce, con l’obiettivo di imparare a tradurre le emozioni in espressività.

Tutti i dettagli del percorso

1° Grado - N° lezioni: 10 - Durata lezione: 1 ora - Costo: €350

2° Grado - N° lezioni: 10 - Durata lezione: 1 ½ ore  - Costo: €600

3° Grado - N° lezioni: 10, Durata lezione: 1 ora, Costo: €1.200

Informazioni Utili

  • I 3 livelli sono indipendenti ma propedeutici: significa che puoi acquistarli singolarmente (o anche tutti insieme, con evidenti benefici), necessariamente a partire dal primo livello.
  • Le lezioni possono essere concordate di volta in volta col docente: consiglio una lezione a settimana per metabolizzare la lezione precedente e arrivare preparati alla successiva.
  • In caso di mancata frequenza, le lezioni possono essere tenute in sospeso un mese e non oltre.
  • Tutto il materiale di studio viene fornito durante il corso.
  • Per ogni Grado, il compenso è previsto per metà in anticipo e la restante parte con un pagamento dilazionato da concordare.

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